Circolare 12/13: scheda carburante: obbligo o esonero?

L’art. 7, comma 2, lett. P) del decreto legge n. 70/2011 ha modificato l’art. 1 del D.P.R. n. 444/1997 inserendo il seguente 4° comma: “In deroga  a  quanto stabilito  al  comma  1,  i  soggetti all’imposta sul  valore  aggiunto  che  effettuano  gli  acquisti  di carburante esclusivamente mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate emesse da operatori finanziari soggetti all’obbligo di comunicazione previsto dall’art. 7, sesto comma, del  decreto  del Presidente della Repubblica 29  settembre  1973,  n.  605,  non  sono soggetti all’obbligo di tenuta della scheda carburante  previsto  dal presente regolamento”.

Si tratta di una semplificazione introdotta dal Legislatore che esonera i soggetti Iva a produrre la scheda carburante in luogo di un sistema di certificazione degli acquisti alternativo, qualora gli acquisti di carburante vengano effettuati esclusivamente tramite carte di credito, debito o prepagate.

In seguito alla pubblicazione del decreto legge, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito i numerosi dubbi in merito all’ambito di applicazione e alla procedura di accesso alla semplificazione attraverso la circolare n. 42/E del 9 novembre 2012 e la circolare n. 1/E del 15 febbraio 2013.

L’Agenzia, attraverso queste circolari, ha chiarito che:

– l’esonero della tenuta della scheda carburante non interessa il sistema “carte fedeltà” associate ad un contratto di “netting”, in quanto si tratta di un contratto di somministrazione di beni in forza del quale il gestore dell’impianto di distribuzione si obbliga, verso la società petrolifera, ad effettuare cessioni periodiche o continuative in favore dell’utente il quale utilizza, per il pagamento, un sistema di tessere magnetiche rilasciate direttamente dalla società. Pertanto, tali cessioni non sono assimilabili a quelle disciplinate dal D.P.R. n. 444/1997 per le quali è previsto l’obbligo di redazione della scheda carburante.

– E’ possibile passare dal sistema “scheda carburante” al sistema dei “pagamenti con carte” anche in corso d’anno. Però, a partire dal momento in cui si cambia è d’obbligo per il contribuente procedere all’acquisto del carburante esclusivamente con carte di credito, di debito o prepagate;

– il termine “esclusivamente” si riferisce alla modalità di certificazione scelta dal contribuente, e deve essere una scelta integrale. In altre parole, i due sistemi di certificazione, scheda carburane da una parte e carte di debito, credito o prepagate dall’altro, sono sistemi tra di loro alternativi, ossia non possono coesistere in capo allo stesso contribuente. Pertanto il contribuente può adottare uno dei seguenti sistemi alternativi:

– utilizzare la scheda carburante per tutti gli acquisti, sia effettuati tramite carte elettroniche, sia effettuati in contanti;

– non utilizzare la scheda carburante ed adottare il sistema alternativo a patto che:

– utilizzi esclusivamente, ossia per ogni acquisto di carburante, carte di debito, credito o prepagate;

– le carte utilizzate siano intestate al contribuente;

– l’estratto conto rilasciato dall’emittente della carta utilizzata evidenzi tutti gli elementi essenziali e necessari per l’individuazione dell’acquisto e per la verifica dell’esistenza del diritto alla detrazione Iva e alla deducibilità del costo. Questi elementi sono: la data, il corrispettivo e il soggetto presso il quale è stato effettuato il rifornimento.

Per una maggiore chiarezza si riportano di seguito delle tabelle che riassumono quanto appena esposto:

* L’utilizzatore delle “carte fedeltà” associate ad un contratto di “netting” deve solamente registrare le fatture che riceve dall’impresa petrolifera. Tuttavia occorre che sulle fatture riepilogative sia riportato il chilometraggio del mezzo rifornito. In mancanza di ciò occorre compilare mensilmente un documento contenente i chilometri percorsi.

Lo studio rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Fornero Baridon & Associati