05/03/2012: indagini bancarie per provare l’attività in nero

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3263 pubblicata il 2 marzo 2012, ha stabilito che è valido l’accertamento fiscale basato sui conti correnti bancari del contribuente con il quale viene ricostruito il reddito imponibile; tale accertamento non è subordinato alla prova che il contribuente eserciti un’attività d’impresa. Infatti, se non viene contestata la legittimità dei dati risultanti dai conti bancari, gli stessi possono essere utilizzati sia per dimostrare l’esistenza di un’attività occulta, sia per quantificare il reddito ricavato da tale attività. (rif. 131/12)

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